Banca Popolare di Bari, approvati i dati semestrali
Raccolta diretta: + 9,7%; costi operativi in diminuzione del 4,4%; ulteriore operazione di cartolarizzazione delle sofferenze con GACS da ca. 350 milioni; firmato Accordo con Organizzazioni Sindacali per riduzione dei costi organizzativi
Bari, mercoledì 9 agosto 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Bari ha approvato, nella giornata odierna, la situazione patrimoniale ed economica della Banca e del Gruppo al 30 giugno 2017.
I dati consolidati evidenziano l’incremento dell’attivo totale, da 13,6 miliardi di fine 2016 a 14,2 miliardi. I volumi intermediati risultano in crescita significativa. La raccolta diretta da clientela è aumentata del 9,7%, nel semestre, da 9,4 a ca. 10,4 miliardi, la raccolta indiretta è aumentata dell’1,9% portando quindi la raccolta totale a 14,5 miliardi (+ 7,3% rispetto a fine 2016); gli impieghi sono rimasti stabili a 9,2 miliardi.
In rallentamento la dinamica delle sofferenze lorde (- 0,6% nei sei mesi), mentre si confermano consistenti i livelli di copertura: 61,7% per le sofferenze, 43% per i crediti deteriorati nel loro complesso. Il Gruppo sta completando una ulteriore operazione di cartolarizzazione di posizioni a sofferenza, per un importo di circa 350 milioni, per la quale, replicando la cessione del 2016, intende avvalersi della Garanzia dello Stato (GACS). I coefficienti di patrimonializzazione al 30 giugno 2017 si attestano al 9,25% (CET1) e al 12,04% (Total Capital Ratio), valori superiori ai vigenti minimi regolamentari Srep. Il coefficiente di liquidità regolamentare LCR (Liquidity Coverage Ratio) si attesta al 181%.
In relazione ai dati reddituali, il margine di intermediazione, pari a 202 milioni, si contrae del 7,9% rispetto alla semestrale 2016, a causa del persistere di un contesto di tassi bassi e conseguente riduzione del margine di interesse, e del calo dell’apporto dell’intermediazione sul portafoglio titoli, mentre beneficia di una significativa crescita delle commissioni nette (+ 9,9%).
Si riducono i costi operativi (- 4,4%), per effetto delle azioni di razionalizzazione intraprese: sono compresi nella voce anche gli oneri per Fondo risoluzione/DGS pari a 3,5 milioni. Peraltro, nei giorni scorsi il Gruppo Banca Popolare di Bari ha siglato, con la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali, un importante Accordo – valido per la durata del vigente Piano Industriale – funzionale al progetto di rivisitazione del modello organizzativo, in chiave di efficientamento e di contenimento dei costi operativi, con benefici a partire dall’ultimo trimestre dell’esercizio in corso.
È stata altresì contabilizzata la svalutazione integrale della quota del Fondo Atlante investita nel salvataggio delle due banche venete per una cifra pari a 23,6 milioni di euro.
In funzione di quanto sopra, il risultato netto semestrale, inclusa la quota di pertinenza di terzi, evidenzia una perdita di 2,6 milioni (2,3 milioni al netto della quota dei terzi).