Banca Popolare di Bari - Azioni strategiche straordinarie e risultati bilancio consolidato 2015
Prevista una maxi cessione di NPLs utilizzando la Gacs, risultati ordinari gestionali positivi, l’integrazione di Banca Tercas e Caripe
Bari, venerdì 25 marzo 2016 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bari ha approvato una serie di decisioni strategiche che creano le premesse per l’attuazione del nuovo piano industriale 2016-2020. E’ stato altresì approvato il progetto di bilancio 2015.
Nuovo piano industriale
Il nuovo piano guiderà l’evoluzione del Gruppo Banca Popolare di Bari nel mutato contesto esterno, anche attraverso la trasformazione in SpA nei tempi stabiliti dalla riforma. L’obiettivo è consolidare significativamente il posizionamento di mercato nei territori d’elezione per accompagnarne la crescita (Puglia, Basilicata, Abruzzo e Umbria), attraverso l’evoluzione del modello di business, il miglioramento dell’efficienza operativa e un forte presidio del credito.
Il piano prevede di pervenire a livelli adeguati di redditività, in via strutturale, attraverso una serie di progetti di rilevanza strategica.
Le azioni fondamentali che la Banca intende realizzare nell’immediato per dare concretezza alle prospettive del piano sono la cessione di crediti in sofferenza (NPLs - Non performing loans), l’integrazione di Banca Tercas e di Caripe e l’attivazione di un piano esodi.
Cessione di NPLs
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un programma di cessione di NPLs per un importo lordo complessivo di oltre 800 milioni di euro mediante una cartolarizzazione pubblica destinata al mercato istituzionale.
L’operazione riveste importanza fondamentale per il mercato italiano, in quanto si tratta della prima operazione del genere da molti anni a questa parte e costituisce la migliore risposta alle aspettative dei regolatori e del mercato rispetto alla fondamentale tematica degli NPLs.
La dismissione programmata permetterà al Gruppo BPB di migliorare gli indicatori patrimoniali, di redditività, di qualità del credito e di liquidità, assorbendo in modo definitivo l’impatto su tali indicatori conseguente all’acquisizione di Banca Tercas e Caripe.
Peraltro, ai fini dell’operazione, la Banca intende avvalersi della garanzia pubblica del MEF (nota anche come GACS), che si ritiene possa avere impatti positivi sul prezzo della cessione, realizzando così il primo utilizzo dello strumento messo a disposizione dal Governo per agevolare la dismissione di attivi problematici.
Integrazione di Banca Tercas e Caripe
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’integrazione di Tercas e Caripe, da realizzare entro il primo semestre 2016. Tale decisione, fondamentale per la semplificazione del governo del Gruppo, porterà ulteriori benefici ed efficientamenti, oltre a quelli già realizzati in virtù del complesso lavoro di ristrutturazione delle due controllate, uscite da una lunga fase di crisi e pronte per il definitivo rilancio industriale.
Con l’integrazione, gli sforzi compiuti dalla BPB e dai dipendenti delle due controllate per ripristinare una corretta operatività, nel quadro di un disegno industriale e strategico molto chiaro, potranno essere ripagati. A conferma della volontà di investire sul territorio abruzzese e facendo pieno affidamento nella responsabilità del personale locale, BPB ha deciso di mantenere i due marchi storici di Banca Tercas e Banca Caripe.
Piano esodi
La banca ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per esodi incentivati di personale attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà (200 risorse) per circa 48 milioni di Euro, a fronte del quale è previsto un beneficio in termini di minori costi annui a regime per oltre 14 milioni di Euro. Questa manovra si aggiunge a quanto fatto già nelle controllate Tercas e Caripe con l’esodo di oltre 50 risorse.
Progetto di bilancio 2015
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio consolidato 2015, che sarà presentato all’Assemblea ordinaria dei Soci, in programma in seconda convocazione a Bari, il prossimo 24 aprile.
Il progetto di bilancio riflette azioni e rettifiche straordinarie, segnando un risultato netto negativo di circa euro 297 milioni, pur a fronte di risultati ordinari gestionali positivi.
Le azioni e le rettifiche straordinarie che hanno determinato il suddetto risultato, adottate in considerazione del mutato contesto esterno, sono le seguenti:
- oneri operativi: si segnalano i contributi straordinari per il salvataggio delle 4 banche in risoluzione per circa 10 milioni di Euro (BRRD), i costi per i menzionati esodi incentivati di personale per circa 48 milioni di Euro;
- rettifiche su crediti e altre attività finanziarie: 251 milioni di euro (nel 2014 erano invece 103 milioni), con aumento del presidio del credito (coverage del 49%, media del sistema 45%), con forte impatto di elementi non ripetibili, che riflettono gli effetti della descritta operazione di cessione di NPLs;
- rettifiche di valore degli Avviamenti: svalutazione non ripetibile prudenziale di 271,5 milioni di Euro, in linea con quanto fatto dalle principali banche europee, senza impatto negativo sul patrimonio tangibile del Gruppo e senza riflessi su cash-flow, liquidità e coefficienti patrimoniali.
In assenza di tali componenti non ripetibili, nonostante il difficile contesto di mercato, il Gruppo avrebbe generato un risultato positivo.
In ambito reddituale, a livello di Gruppo, il margine d’interesse si attestato a circa 242 milioni di euro (208 milioni nel 2014, quando i dati di Tercas e Caripe erano conteggiati a partire dall’1 ottobre). In crescita anche il dato del margine di intermediazione che si è attestato a 448 milioni (413 milioni nel 2014).
Gli impieghi di Gruppo, invece, al netto della componete riferita alla Cassa Compensazione e Garanzia si sono attestati a 9,3 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente, mentre la raccolta totale è stata pari a 14,2 miliardi di euro.
Sul fronte dei coefficienti patrimoniali di Gruppo il valore del Tier1 si è attestato al 10,14% a fronte di un requisito minimo del 8,5% e un valore di Total Capital Ratio del 13,65% a fronte di un requisito minimo del 10,5%, con una forte posizione di capitale e di liquidità sia attuale che, soprattutto, prospettica.
I primi risultati delle azioni adottate ai fini del bilancio 2015 portano ad un risultato di pre-consuntivo dei primi 3 mesi del 2016 soddisfacente e sopra le aspettative.